Libia, a “scuola di sicurezza” per formare il personale UE e ONU impegnato nelle missioni per garantire maggiore stabilità interna e protezione dei “soggetti deboli”
Filo diretto fra la Scuola Superiore Sant’Anna, la Libia, il personale degli stati membri dell’Unione Europea e quello delle Nazioni Unite. Il merito è del corso di formazione (“Pre-deployment training”) che la Scuola Superiore Sant’Anna ospita fino al 19 gennaio, rivolto a coloro che saranno impegnati nelle missioni dell’UE (“EUBAM”, “Integrazione Economica e Diritti Umani”, etc) e dell’ONU (“UNSMIL”). Il corso è diretto dal professor Andrea de Guttry e vede coinvolti 26 partecipanti, con docenti reclutati soprattutto tra esperti locali e internazionali di questioni libiche.
Per l’occasione la Scuola Superiore Sant’Anna ha anche predisposto un vera “guida” alla Libia, importante strumento di lavoro prodotto in formato tascabile per gli operatori che andranno ad operare nel paese. All’approvazione da parte del Consiglio Europeo, a gennaio 2013, di una missione di “border management”, ovvero di gestione e di vigilanza dei confini, si è aggiunta infatti una nuova missione a supporto dell’integrazione economica, della diversificazione e dello sviluppo sostenibile della Libia (finanziata con 15 milioni di euro), per favorire la protezione delle categorie considerate più vulnerabili (5 milioni di euro lo stanziamento). Lo scopo del corso che si tiene in questi giorni alla Scuola Superiore Sant’Anna e che fa riferimento a questi obiettivi formativi è fornire conoscenze e strumenti operativi che consentano al personale delle missioni internazionali di svolgere i compiti richiesti dal proprio mandato, nella piena consapevolezza degli attori e delle criticità in Libia, come delle possibili minacce alla sicurezza personale.
Nell’ambito del circuito ENTRi, network di centri di formazione per personale civile, Andrea de Guttry ha saputo intercettare questa richiesta di formazione considerata particolarmente rilevante, coordinando le necessità dei soggetti interessati al corso (Nazioni Unite, Unione Europea e suoi stati membri) per arrivare allo stesso Governo italiano. Nei giorni scorsi, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge per prorogare le missioni internazionali all’estero fino al 30 Giugno 2014, con l’impegno di circa 9 milioni di euro per la sicurezza libica, cinque dei quali a sostegno della missione “EUBAM Libia”. Si devono poi aggiungere altri stanziamenti a favore delle iniziative di cooperazione intrattenute dall’Italia con il resto del mondo, per un totale di 34 milioni di euro.
Andrea de Guttry, che coordina l’iniziativa, esprime la sua soddisfazione per l’importanza e per la rilevanza dell’iniziativa, ricordando come “con questo corso la Scuola Superiore Sant’Anna giochi un ruolo fondamentale per la buona riuscita dell’impegno internazionale in Libia, per la stabilizzazione del Paese e per la sicurezza regionale. La Libia dell’era post-Gheddafi attraversa un momento difficile, dal punto di vista politico e da quello sociale. A complicare la situazione alla turbolenza interna, tra milizie armate, forze centrifughe e agende politiche contrastanti, si aggiungono i problemi legati al traffico di armi e di persone lungo i confini, resi più permeabili dallo stato di debolezza in cui versano la polizia e l’esercito nazionali della Libia. Da considerare anche l’importanza geo-strategica dell’area per il terrorismo internazionale legato a Al-Qaeda e per la crisi ancora in corso nel vicino Mali. Da qui – conclude Andrea de Guttry - l’importanza strategica della missione dell’Unione Europea e delle altre missioni internazionali dispiegate sul campo, a tutela della sicurezza interna al paese e di quella regionale”.